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Vescovi europei: card. Bagnasco, “il problema dei giovani è uno solo: quello degli adulti”

(dall’inviata a Minsk) “Il problema dei giovani è uno solo: quello degli adulti”. Lo ha detto questo pomeriggio il card. Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee, parlando ai giornalisti a margine della Assemblea plenaria del Ccee, di quanto è emerso oggi dal dibattito dei vescovi europei sulla condizione giovanile in Europa, in vista e in preparazione del Sinodo sui giovani che si terrà il prossimo anno ad ottobre. “Ritengo che alla base di tutte le problematiche che i giovani oggi hanno – ha affermato il card. Bagnasco – sicuramente c’è un rapporto conflittuale con gli adulti che è totalmente diverso dai tempi del ‘68 che erano i tempi della rivoluzione culturale dove i giovani avevano il rifiuto per tutto il mondo degli adulti e delle istituzioni, dalla Chiesa alla famiglia e alla scuola. Oggi la situazione è totalmente cambiata e i giovani non rifiutano radicalmente l’adulto, ma se vivono una situazione di risentimento è perché non trovano gli adulti accanto a loro come punti di riferimento e questo vale per la famiglia, per la Chiesa, nonostante tanta generosità”. C’è un altro dato che il cardinale ha sottolineato alla luce di quanto è emerso nel confronto tra i vescovi: “La società è liquida e genera incertezza, confusione di identità sulla vita, sul mondo e sul senso delle cose. La conseguenza della incertezza è quella di una disistima esistenziale. Molti giovani non hanno stima in se stessi nonostante appaiano sicuri, addirittura a volte prepotenti o sbruffoni ma in realtà  hanno paura dentro se stessi per questa confusione esistenziale. La speranza che essi hanno è quella di trovare qualcuno che li aiuti e li accompagni e soprattutto li veda, perché sono spesso invisibili, che si accorga della loro presenza e si metta in ascolto con pazienza e senza pretendere di risolvere le loro domande ma li accompagni”. “San Giovanni Bosco – ha concluso – diceva che il problema della educazione è un problema di cuore e chiede un amore verso chi ci sta vicino. Senza questo orizzonte di amore, la nostra parola, i nostri gesti, la nostra presenza non diventano significativi”.

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