Terzo settore: Tabò (Csvnet), “dopo la riforma sta a noi essere protagonisti. Dobbiamo avere atteggiamenti generativi”

Stefano Tabò, presidente di Csvnet, alla Conferenza Csvnet 2017

“Il risultato per noi più rilevante ottenuto con la riforma è che essa ancora lega indiscutibilmente la nostra storia alla promozione del volontariato italiano. Abbiamo lottato, e ottenuto che non si cambiasse la natura dei Csv”. Lo ha affermato Stefano Tabò, presidente di Csvnet, nella sua relazione alla Conferenza 2017 di Csvnet, in corso a Roma da oggi fino a domenica 1° ottobre. “La riforma – ha proseguito – dispone, non determina: sta quindi a noi, ora, essere protagonisti di come essa cambierà il mondo dell’impegno sociale, e non lascerà nessuno di noi immutati”. Secondo Tabò, “dobbiamo avere atteggiamenti generativi. Lavorare per la promozione del volontariato è una continua provocazione, ma ci richiede l’obbligo di avere idee chiare”. Per il presidente di Csvnet, “i centri di servizio devono mettere sempre più in campo le loro competenze strutturali sui territori: essi sono un progetto per e con le comunità, che si svolge nel tempo. La nostra sfida è far sì che il volontariato diventi un’esperienza di tutti: deve essere considerato un diritto di ogni cittadino”.

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