Card. Parolin: a conferenza Acs, “presenza cristiani fondamentale per un Medio Oriente stabile e plurale”

Roma, 28 settembre : “Iraq, ritorno alle radici”, conferenza internazionale promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) (Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La Santa Sede ha sempre appoggiato la causa dei cristiani in Iraq, ne sostiene il rientro nelle loro terre e case, chiede il rispetto dei loro diritti. La presenza cristiani è fondamentale per un Medio Oriente stabile e plurale. Purtroppo tale presenza diminuisce progressivamente a causa di coloro che partono in cerca di un futuro migliore”. Lo ha affermato il cardinale segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, nel suo intervento alla conferenza internazionale sull’Iraq promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre, in corso oggi a Roma, presso l’Università Lateranense. “I conflitti degli ultimi anni stanno mettendo a rischio la presenza dei cristiani come luogo di convivenza di popoli di etnie e di fedi diverse – ha spiegato il segretario di Stato –; per questo la Santa Sede ribadisce la tutela dei loro diritti attraverso strumenti giuridici come il diritto al ritorno di sfollati e rifugiati, il rispetto della libertà religiosa, del concetto di cittadinanza che propugna l’uguaglianza di diritti e doveri per tutti”. Ringraziando Acs per il suo impegno verso i cristiani iracheni – anche alla luce del progetto di ricostruire i villaggi della Piana di Ninive – il card. Parolin ha ravvisato la necessità di ricostruire “non solo le case ma anche la società irachena, la sua coesistenza armoniosa e pacifica”. “I cristiani – ha ricordato il porporato – sono artefici di pace, di sviluppo e di riconciliazione. Molto bello che questo progetto di ricostruzione veda impegnate diverse chiese”. “I cristiani – ha ribadito – non vogliono essere una minoranza protetta ma avere gli stessi diritti degli altri cittadini per contribuire al bene comune dell’Iraq”.

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