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Brexit: negoziati Ue-Regno Unito, restano le distanze tra Londra e Bruxelles. Sul tavolo diritti dei cittadini, Irlanda e finanze

Bruxelles, 28 settembre: conferenza stampa di Michel Barnier

(Bruxelles) Terminato a Bruxelles il quarto round dei negoziati per il Brexit. “Vitale” e con “decisivi passi avanti” su temi centrali, lo ha definito in conferenza stampa David Davis, segretario di Stato Uk per l’uscita dall’Ue; “costruttivo” ma “non ancora sufficiente nel progresso segnato” secondo Michel Barnier, negoziatore per la Commissione europea. Per entrambe, il discorso della premier Theresa May a Firenze il 22 settembre scorso ha impresso una “nuova dinamica” ai negoziati. Tre i temi sul tavolo dei negoziati questa settimana: i diritti dei cittadini, l’Irlanda e l’accordo finanziario. Le parti sono concordi su una serie di punti, primo fra tutti che i “cittadini potranno continuare a vivere la propria vita serenamente”, ha sintetizzato Davis rimandando a un documento che uscirà nel pomeriggio dettagliando i punti d’intesa. Barnier ha anticipato che i cittadini Ue potranno invocare i propri diritti europei anche di fronte alla corte britannica, ma resta ancora motivo di contrasto l’autorità della Corte europea, i diritti per l’unificazione famigliare e l’esportazione dei benefici sociali. E poi ancora l’Irlanda: entrambe le parti riconoscono la “situazione unica” dell’isola e sono d’accordo a tutelare quanto riguarda i diritti dei cittadini secondo gli accordi del Good Friday, sebbene “si stia lavorando sul come”, ha precisato Davis. Infine il contributo economico: “Gli impegni che la Gran Bretagna si è assunta nel gruppo dei 28 saranno mantenuti”, ma ancora non è chiaro a quanto ammontano le spese che fanno parte di questi impegni e l’arco di tempo a cui la regola si applicherà.

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