Santa Sede: mons. Jurkovic, “l’eliminazione di razzismo, xenofobia e intolleranza dovrebbe essere una priorità”

“L’eliminazione del razzismo, delle discriminazioni razziali, della xenofobia e della conseguente intolleranza dovrebbe essere un obiettivo primario della comunità internazionale”. È l’appello rivolto dall’arcivescovo Ivan Jurkovic, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e altri organismi internazionali a Ginevra, durante la 36ª sessione del Consiglio dei diritti umani. “Nella crescente frammentazione delle relazioni nelle nostre società multiculturali” – si legge nel testo dell’intervento, pronunciato il 25 settembre e diffuso oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede – sono evidenti “spontanei atti e parole di razzismo e xenofobia” e di “discriminazione sociale e razziale”, oltre che politica: l’emergenza migrazioni, inoltre, fa sì che in primo luogo “le donne e le ragazze” siano le vittime principali di “forme aggravate di razzismo, discriminazione raziale, xenofobia e intolleranza”. L’unico antidoto efficace per contrastare queste piaghe, per la Santa Sede, è rappresentato dall’educazione, in modo da “scoprire, riconoscere e accettare le differenze come ricchezza piuttosto che come ostacolo”. Di qui l’importanza del ruolo della famiglia e della scuola, ma anche dei media, “per evitare ogni tipo di stereotipo sulle persone riguardo alla razza e al sesso”, a partire dall’uguaglianza dei diritti insita nel concetto di dignità umana. Jurkovic conclude condannando ancora una volta “tutte le forme di discriminazioni razziali, e in particolare quelle contro le donne, la cui attiva presenza nella società ha un valore insostituibile nella vita politica, economica e sociale”.

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