“Milano deve fare un salto di qualità nel processo di internazionalizzazione, dal momento che le sfide globali impongono un’azione ancora più mirata sul tema del benessere e della qualità dei servizi”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, intervenendo questa mattina a Milano durante la presentazione della ricerca “Milano internazionale. La sanità in una città che guarda al suo futuro in Europa e nel Mondo”, condotta dall’Istituto auxologico italiano e dall’Università Cattolica. Secondo l’assessore al Welfare, così come viene intercettata la domanda di salute di turisti e lavoratori che transitano a Milano, “occorre interrogarsi anche sulla gestione delle persone di origine straniera che arrivano in città attraverso i flussi migratori, come profughi o richiedenti asilo. Bisogna evitare di gerarchizzare le categorie degli stranieri che risiedono a Milano – ha aggiunto Majorino – diversificando l’offerta e dialogando con il mondo del terzo settore”. Sulla necessità che il capoluogo lombardo punti sul coinvolgimento delle comunità straniere residenti a Milano, si è soffermato anche l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Prendersi cura delle persone straniere che transitano su Milano è un segnale importante per la nostra città – ha detto Gallera –. Per attrarre investimenti e rendere Milano ancora più dinamica, bisogna offrire servizi di grande qualità”.