Prolusione card. Bassetti: Dobner (editorialista Sir), “non ha parlato un manager o un sindacalista, ma un uomo di Dio”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Non ha parlato il sindacalista, il manager di un’azienda, ma un uomo di Dio per vivere il Vangelo, tutti insieme, da amici di Dio”. Lo scrive Cristiana Dobner, editorialista del Sir, in un fondo pubblicato oggi sull’agenzia, commentando la prolusione del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, in occasione dell’apertura, ieri a Roma, della sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente. Riflettendo sulle parole del porporato sulla “maternità della Chiesa” e, quindi della necessità di “una Chiesa incarnata nella storia, che non si ritira nelle astrattezze moralistiche o solidaristiche e che parla i linguaggi della contemporaneità in continuo movimento”, Dobner osserva: “Stasi, ripetizione, nostalgie vengono cancellati dal colpo di spugna della realtà”. Partendo dalla prolusione del card. Bassetti, aggiunge l’editorialista, “nessuno potrà sostenere di essere dimenticato o di non poter trovare il proprio posto di credente in un quadro così disegnato, incarnato e da incarnare”. Per questo, sottolinea Dobner, “il presidente dettaglia gli ambiti, estremamente concreti e emergenti dalla crisi che stiamo tutti affrontando: il lavoro; i giovani; la famiglia; le migrazioni”. Da notare anche “il rilievo, in ciascuno dei quattro ambiti, dato alla concretezza non quella di un passato che ha porto la mano e aiutato ma con modalità ormai desuete, ma con il coraggio di aprire nuovi metodi, nuove strade”.

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