Germania: card. Marx (Dbk), “nessun linguaggio di odio ed esclusione in Parlamento”. Ribadito impegno della Chiesa per famiglia e migranti

Dopo le elezioni del Bundestag, i vescovi tedeschi hanno invitato ieri i deputati al disarmo verbale: “La campagna elettorale è finita”, ha detto il card. Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), nella prolusione dell’assemblea plenaria autunnale dei vescovi della Germania, in corso a Fulda sino al 28 settembre. Nel Parlamento dovrebbe svolgersi un dibattito “sempre rivolto al dialogo e al rispetto dell’altro”, ha ricordato Marx, che ha invitato i deputati a non impegnarsi verso clientele e particolarismi ma “in favore dell’intero popolo tedesco e al bene comune”. Riferendosi al partito nazionalista di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) il cardinale ha avvertito che non si deve giudicare il mondo “con un modello in bianco e nero”, e che “nessun linguaggio di odio e di esclusione” dovrebbe essere introdotto nel Parlamento. Domenica l’AfD è divenuto il terzo partito nel Bundestag, dopo i Cristiano democratici/Cristiano sociali della cancelliera Angela Merkel e i socialdemocratici dello SpD di Martin Schulz; i due grandi partiti popolari hanno perso molti elettori a vantaggio dell’AfD. Secondo i primi studi sui flussi elettorali, almeno il 9% dell’elettorato cattolico avrebbe dato il suo voto ai populisti. La Chiesa non interverrà continuamente nella politica, ma proseguirà nella difesa quotidiana delle sue posizioni, ha detto Marx, e farà sentire la sua voce in questioni come la tratta degli esseri umani, l’accoglienza dei rifugiati, l’umiliazione dei poveri, la protezione della vita dall’inizio alla fine naturale, la promozione e la protezione del matrimonio e della famiglia.

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