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Bosnia Erzegovina: Giornata dei media. Mons. Vuksic, “nel Paese manca la speranza”. Richiamo ai comunicatori

Mons. Tomo Vuksic, presidente del Consiglio per le comunicazioni sociali in Bosnia Erzegovina

La Chiesa cattolica in Bosnia Erzegovina ha celebrato la Giornata nazionale delle comunicazioni sociali che, per decisione della Conferenza episcopale locale, ricorre l’ultima domenica di settembre. Alla celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Tomo Vuksic, presidente del Consiglio per le comunicazioni sociali nel Paese balcanico, hanno assistito diversi direttori di testate cattoliche, religiosi e laici e molti giornalisti. Tra questi mons. Ivo Tomasevic, caporedattore dell’agenzia d’informazione dei vescovi bosniaci. La messa, celebrata nella città di Tomislavgrad, vicino alla frontiera croata, è stata trasmessa da diverse radio e online su alcuni siti. Mons. Vuksic si è soffermato sul messaggio del Papa, intitolato “Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”, invitando i media a non allarmare ulteriormente le persone con troppe notizie cattive, ma cercando di creare una comunicazione costruttiva che crea fiducia. “In Bosnia Erzegovina abbiamo bisogno di rifare molte cose nell’ambito della sicurezza, dello sviluppo, creare posti di lavoro, assicurare redditi degni ed eliminare il lavoro nero, organizzare il sistema sanitario e sociale, rispettare le diverse identità, eseguire i contratti stipulati, rispettare la giustizia e creare prospettive per i giovani, difendere la famiglia”, ha detto il presule. A suo avviso, “nel Paese la speranza sotto minaccia si trova”. Da qui la richiesta ai media di informare anche con l’intento di creare nuova fiducia nel Paese.

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