Germania: Demuro (costituzionalista), “c’è un disagio profondo per istanze che non trovano ascolto nei partiti tradizionali”

“Il risultato delle elezioni in Germania è figlio del tema della democrazia in Europa”: sintetizza così il risultato elettorale tedesco Gianmario Demuro, ordinario di Diritto costituzionale ed esperto di politiche comunitarie e storia dei partiti politici europei. “ La Germania non è esente da pulsioni, abbastanza forti soprattutto nel nord Europa, sotto il profilo del populismo di destra – spiega Demuro al Sir -: coloro, che non trovano rappresentanza nei partiti storici e non hanno una identificazione solida politica, confluiscono nei movimenti di protesta; ed è difficile trovare differenze tra i populisti norvegesi, danesi, tedeschi o francesi. L’idea di fondo è che c’è un disagio profondo per istanze che non trovano ascolto nei partiti tradizionali”. Per Demuro “la Germania, da questo punto di vista, è molto europea e il pericolo maggiore ora è che l’Europa guardi alla Germania. Angela Merkel ha garantito una forte stabilità del pensiero europeo, ma oggi partiti forti come la Cdu o lo Spd sono in difficoltà rispetto a queste tematiche”. Guardando al successo elettorale del partito nazionalista di estrema destra AfD si deve capire “che nelle democrazie, in questi ultimi venti anni, non esistono più partiti che ricomprendano tutte le istanze. L’offerta elettorale è variegata ed è facile che non solo ci sia la protesta dei partiti populisti, ma anche ulteriori istanze cerchino altre strade – osserva il costituzionalista -. A livello europeo c’è sempre più difficoltà a fare governi collegati al principio maggioritario”.

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