Pellegrinaggio Lourdes: Unitalsi, ieri sera con “Gocce di speranza” presentate attività e solidarietà dell’associazione

(dall’inviato a Lourdes) – È stata una serata dedicata a “condividere il bello che c’è e il bello che si fa” quella vissuta ieri a Lourdes, da malati e pellegrini partecipanti al pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi. Nella basilica di santa Bernadette, infatti, sono state presentate le attività e le “missioni di carità” di cui l’associazione è protagonista. Ad aprire l’evento, al quale sono intervenuti il presidente nazionale Antonio Diella e l’assistente ecclesiastico mons. Luigi Bressan, sono stati i dodici ragazzi del servizio civile nazionale che stanno vivendo la loro esperienza a Lourdes con l’Unitalsi. In “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente” hanno raccontato storie e testimonianze attraverso sketch teatrali per parlare di “conversione”, “speranza”, “vita”. Poi il lungo elenco delle attività unitalsiane, che non si limitano ai soli pellegrinaggi. La prima ad essere presentata è stata l’opera di vicinanza alle popolazione colpite dal terremoto in Centro Italia, in particolare ad Amatrice. Da quelle zone sono state lette due lettere-testimonianza relative alla concreta presenza e solidarietà che ha alleviato la situazione di diverse famiglie in difficoltà. Presentati poi il servizio di accoglienza dei migranti, con alcune esperienze come quelle di Casa Madre Maria ad Ascoli Piceno e a san Ferdinando di Puglia, e il servizio di volontariato a Betlemme, con i bambini della Hogar Niño Dios gestita dalle suore del Verbo incarnato. Si è proseguito con il “Progetto bambini” per la messa a disposizione di case accoglienza per le famiglie di bambini ammalati che vengono curati in ospedali pediatrici lontani da dove comunemente risiedono. E poi il nuovo progetto delle “Botteghe diverse”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per la creazione in tutte le sezioni di laboratori destinati a persone con disabilità favorendo la loro autonomia. Nel corso della serata ha portato la sua testimonianza anche Stefania, un’unitalsiana costretta sulla carrozzina che però continua a vestire la divisa del servizio. La conclusione è stata affidata alla voce di Marco Mammoli che ha cantato “Eccomi”, scritta con Michele Rosati. Sulle note di “Emmanuel”, realizzata da Mammoli per la Giornata mondiale della gioventù del 2000, malati e pellegrini hanno lasciato la basilica per trasferirsi alla Grotta dove hanno partecipato a un momento di preghiera e di affidamento alla Vergine Maria.

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