Amoris Laetitia: don Gentili (Cei), “il Vangelo delle beatitudini paradigma della vita familiare”

“L’Amoris Laetitia è scaturita da una doppia consultazione della base attraverso i questionari e una duplice assise sinodale: è voce di popolo e voce di Chiesa. Si è trattato quindi di un lungo e articolato processo fatto di ‘ascolto, confronto, sguardo su Cristo’ , che ha aperto nella pastorale familiare orizzonti nuovi e sconfinati”. Ora “occorre restituire a queste pagine, che hanno messo in moto un fiume di grazia, la carne della nostra comunità”. Esordisce così don Paolo Gentili, direttore Ufficio nazionale per la pastorale familiare della Cei, inaugurando questa mattina a Roma l’incontro dei rappresentanti delle associazioni e dei movimenti che si occupano di famiglia. Tema della riflessione “I frutti dell’Amoris Laetitia nella pastorale familiare in Italia”; in prospettiva il IX Incontro mondiale delle famiglie (Dublino, 21-26 agosto 2018) su “Il Vangelo della famiglia: gioia per il mondo” al quale l’Ufficio Cei parteciperà con una delegazione ufficiale. “In più occasioni – riconosce don Gentili – abbiamo dedicato molta attenzione alle situazioni problematiche che vivono le famiglie di oggi, piuttosto che mostrare il fiume di grazia che il Vangelo irradia su ogni uomo e donna che si amano”. Pertanto, sulla scorta di Amoris Laetitia e del recentissimo Motu proprio “Summa Familiae Cura” che ha dato un nuovo assetto all’Istituto Giovanni Paolo II, occorre “ritrovare la gioia del Vangelo come perno della bellezza del sacramento del matrimonio e via di felicità per le famiglie di oggi; paradigma della vita familiare il Vangelo delle beatitudini”. Icona di felicità “lo stile del samaritano da riprodursi reciprocamente all’interno della coppia e in famiglia, dissipando la paura di amare che paralizza molti uomini e donne di oggi”.

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