(dall’inviato a Lourdes) – “Essere arrivati a Lourdes ha fatto passare in secondo piano le difficoltà e le sofferenze vissute. Dipiace che un disagio abbia fatto iniziare il pellegrinaggio più tardi del previsto. Per noi, ogni ora trascorsa in questo modo è un’ora persa. Ma ora recupereremo – come già abbiamo iniziato a fare – con un pellegrinaggio che sarà particolarmente intenso e, speriamo, particolarmente bello”. Così il presidente nazionale dell’Unitalsi commenta al Sir la disavventura occorsa ieri ai quattro treni in viaggio per il santuario mariano francese, costretti a soste anche di 12 ore nelle stazioni transalpine a causa di un atto vandalico ai danni di una cabina elettrica nei pressi di Tolosa che ha bloccato il traffico ferroviario. I treni con i pellegrini delle sezioni Sicilia occidentale e orientale, romana-laziale, calabrese e lucana, emiliano-romagnola e triveneta hanno raggiunto Lourdes nella tardissima serata di ieri, a cavallo della mezzanotte. “Spiace per il grande disagio che malati e pellegrini hanno avuto. Purtroppo, a volte, questi inconvenienti capitano”, riconosce Diella, assicurando che “non abbiamo potuto farci nulla di più di quello che si è potuto fare, perché si è trattato di un problema tecnico. Le ferrovie francesi hanno garantito tramite Protezione civile, pompieri e Croce rossa, un’assistenza molto attenta ai nostri treni”. “In questo pellegrinaggio ci accompagnano le lacrime della Madonna di Siracusa”, ricorda il presidente aggiungendo che “questo inizio è stato come dire che, in fondo, il cammino di un pellegrinaggio è fatto di gioie e di sofferenze”. Già da questa mattina, per tutti i partecipanti, il pellegrinaggio è entrato nel vivo con il “percorso sacramentale” vissuto in alcuni casi sotto alcune gocce di pioggia. Nel pomeriggio, alle 16, la basilica di santa Bernadette ospiterà la celebrazione eucaristica che darà di fatto il via collettivo a questa prima tranche del pellegrinaggio nazionale.