‘Ndrangheta: Rando (Libera), “le condanne di oggi a Brescia confermano radicamento in Lombardia”, ma “società civile non ci sta”

“Le condanne di oggi vanno a definire un quadro pesante e conferma il radicamento criminale della ‘ndrangheta in Lombardia, confermando anche in via giudiziaria la potenza criminale della ‘ndrangheta anche fuori dalla Calabria”. Lo sostiene in una nota Enza Rando, vicepresidente nazionale di Libera e legale dell’associazione, commentando la sentenza che si è chiusa con dieci condanne per complessivi 109 anni del processo davanti al tribunale di Brescia per estorsioni, minacce, detenzione abusiva di armi, aggravati dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, per fatti accaduti a Mantova. “Libera – prosegue Rando – è impegnata sul territorio lombardo e nel resto del Paese per creare una comunità alternativa a quella mafiosa e nell’interesse di una società democratica in cui i cittadini non debbano vivere nella paura”. Per questo motivo “ci siamo costituiti parte civile e siamo stati presenti nelle aule giudiziarie con le scuole, i giovani, per testimoniare che la società civile e responsabile non ci sta e vuole prendere parte al percorso di verità e giustizia. Una presenza attenta per ribadire ancora una volta quanto la ‘ndrangheta leda e soffochi i diritti di una comunità. Come Libera proseguiremo nel nostro lavoro quotidiano fatto di impegno e responsabilità, forti di questo importante risultato”.

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