Papa Francesco: udienza, “non essere ingabbiato nei propri errori”. “Vivi, ama, sogna, credi”

“Abbi sempre il coraggio della verità, però ricordati: non sei superiore a nessuno”. È il monito contenuto nella parte finale dell’udienza del Papa oggi, che offre una serie di imperativi per “educare alla speranza”. “Se tu fossi rimasto anche l’ultimo a credere nella verità, non rifuggire per questo dalla compagnia degli uomini”, ha proseguito Francesco: “Anche se tu vivessi nel silenzio di un eremo, porta nel cuore le sofferenze di ogni creatura. Sei cristiano; e nella preghiera tutto riconsegni a Dio”. “Coltiva ideali”, l’invito del Papa: “Vivi per qualcosa che supera l’uomo. E se un giorno questi ideali ti dovessero chiedere un conto salato da pagare, non smettere mai di portarli nel tuo cuore. La fedeltà ottiene tutto”. “Se sbagli, rialzati: nulla è più umano che commettere errori”, ha ribadito Francesco: “E quegli stessi errori non devono diventare per te una prigione”. “Non essere ingabbiato nei propri errori”, l’esortazione a braccio: “Il Figlio di Dio è venuto non per i sani, ma per i malati: quindi è venuto anche per te. E se sbaglierai ancora in futuro, non temere, rialzati!”. “Sai perché? Perché Dio è il tuo amico, Dio è il tuo amico!”, l’aggiunta ancora fuori testo. “Se ti colpisce l’amarezza, credi fermamente in tutte le persone che ancora operano per il bene”, il consiglio per i momenti di difficoltà: “Nella loro umiltà c’è il seme di un mondo nuovo. Frequenta le persone che hanno custodito il cuore come quello di un bambino. Impara dalla meraviglia, coltiva lo stupore”. “Vivi, ama, sogna, credi”, i quattro verbi dell’imperativo finale: “E, con la grazia Dio, non disperare mai”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy