Papa Francesco: udienza, “ama le persone una ad una” e “sogna un mondo che ancora non si vede”

(Foto L'Osservatore Romano (www.photo.va) / SIR)

“Ama le persone, amale una ad una. Rispetta il cammino di tutti, lineare o travagliato che sia, perché ognuno ha la sua storia da raccontare, anche ognuno di noi ha la propria storia da raccontare”. È uno degli imperativi su cui è imperniata la catechesi dell’udienza di oggi, in cui il Papa ha affermato: “Ogni bambino che nasce è la promessa di una vita che ancora una volta si dimostra più forte della morte. Ogni amore che sorge è una potenza di trasformazione che anela alla felicità”. “Gesù ci ha consegnato una luce che brilla nelle tenebre: difendila, proteggila”, ha proseguito Francesco: “Quell’unico lume è la ricchezza più grande affidata alla tua vita”. “E soprattutto sogna, non avere paura di sognare, sogna!”, ha raccomandato Francesco ai fedeli che gremiscono piazza San Pietro: “Sogna un mondo che ancora non si vede, ma che di certo arriverà. La speranza crede nell’esistenza di una creazione che si estende fino al suo compimento definitivo, quando Dio sarà tutto in tutti”. “Gli uomini capaci di immaginazione hanno regalato all’uomo scoperte scientifiche e tecnologiche”, ha osservato il Papa: “Hanno solcato gli oceani e hanno calcato terre che nessuno aveva calpestato mai. Gli uomini che hanno coltivato speranze sono anche quelli che hanno vinto la schiavitù, e portato migliori condizioni di vita su questa terra”. “Pensate a questi uomini!”, l’invito a braccio.

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