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Germania: card Marx (Dbk), “critiche a politica israeliana non devono essere espressione di anti-semitismo e anti-sionismo”

foto SIR/Marco Calvarese

Inizia questa sera e terminerà venerdì al tramonto la festa ebraica di Rosh haSchana, che si può definire il capodanno religioso. Per il card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco-Frisinga e presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), questa è un’occasione per stigmatizzare alcuni pericolosi sviluppi sociali. Il cardinale ha osservato con preoccupazione una crescente ostilità antisemita in Germania: “Negli ultimi mesi abbiamo dovuto sperimentare un aumento dell’antisemitismo”, ha scritto Marx in una lettera inviata al presidente del Consiglio centrale degli ebrei, Josef Schuster. Oltre a pregiudizi anti-ebraici in primo luogo, aumenta la correlazione tra “Israele legato all’antisemitismo”, ha detto Marx, che ha ribadito che se “criticare le decisioni dei governi israeliani circa i termini della politica d’occupazione degli insediamenti è legittimo” peraltro “queste critiche devono essere formulate in modo che non esprimano concetti antisemiti o rinforzanti pregiudizi esistenti anti-sionisti ed anti-semiti”. La festa del Rosch haSchana, che cade ogni anno in una data diversa tra settembre e ottobre, ha dato l’occasione al cardinal Marx di ribadire la positività del dialogo tra ebraismo e cristianesimo: riferendosi alla recente dichiarazione “Tra Gerusalemme e Roma”, consegnata a Papa Francesco da rappresentanti dei rabbinati ortodossi statunitense, europeo e israeliano, il cardinale ha definito il documento “un incoraggiamento a continuare il dialogo cristiano-ebreo in futuro”.

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