Eutanasia ingegnere Albavilla: Gambino (Scienza & Vita), “rottura definitiva vincoli solidarietà umana”

“La notizia dell’ingegnere depresso di Albavilla recatosi con un amico in una clinica svizzera per essere ucciso, chiarisce tragicamente quale sia il vuoto di umanità che nasconde l’eutanasia. Si tratta della rottura dei vincoli di solidarietà tra le persone e tra queste e la comunità in cui si vive che non si fa più carico del disagio altrui ma che anzi ne determina la rimozione con l’annientamento dell’essere umano che lo incarna”. Lo dichiara in una nota Alberto Gambino, presidente nazionale di Scienza & Vita e prorettore dell’Università Europea di Roma. “È la logica perversa del mito dell’autodeterminazione – che invece è spesso solitudine e disperazione – a legittimare in alcuni ordinamenti, come quello svizzero, pratiche legali di aiuto o assistenza al suicidio che realizzano la più cinica delle scorciatoie alla rimozione di problemi sociali prima che sanitari. Purtroppo ci si sta assuefacendo a questo stato di cose – conclude Gambino –  e così si comprende la sostanziale indifferenza mediatica di un caso come questo, che in realtà, se possibile, è ancora più drammatico di quanto accaduto con la morte del dj Fabo”.

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