Uragano Maria: Coldiretti, arriva dopo terza estate più calda di sempre. Cementificazione rende Italia debole rispetto ad alluvioni e frane

Maria è l’ultimo della serie anomala di uragani dopo una estate 2017, a livello planetario la terza più calda di sempre, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,81 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sugli ultimi dati relativi all’estate della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre. In occasione dell’incontro Onu si tratta della conferma della tendenza al cambiamento climatico dopo che nel 2017 – sottolinea Coldiretti – il mese di gennaio si è classificato a livello globale come il terzo più caldo dall’inizio delle rilevazioni come giugno ed agostom mentre febbraio, marzo, aprile, maggio e luglio si sono invece classificati tutti al secondo posto. Dopo nubifragi e alluvioni, il maltempo con l’allerta delle protezione civile torna anche sull’Italia dove sono evidenti le anomalie con l’estate 2017 la quarta più siccitosa di sempre, ma che conquista il secondo posto per il caldo con una temperatura media superiore di 2,48 gradi alla media. A settembre tuttavia le precipitazioni sono più che raddoppiate soprattutto in centro Italia . Coldiretti sottolinea anche il deficit idrico di molte regioni: in Toscana addirittura del 57% rispetto alla media, e avverte: “Siamo di fronte al moltiplicarsi di eventi estremi per la tropicalizzazione del clima con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, grandinate, precipitazioni violente e bombe d’acqua che il terreno non riesce piu’ ad assorbire”. Cementificazione abbandono del suolo hanno reso l’Italia “più debole rispetto al rischio alluvioni e frane” esponendo tutto il territorio “alle conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici”.

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