Repubblica Centrafricana: Intersos evacua base di Batafango a causa di violenze. 28mila persone private di aiuti umanitari

Nei giorni scorsi, Intersos ha dovuto evacuare il suo staff da Batafango, nel nord della Repubblica Centrafricana, a causa del riaccendersi delle violenze nell’area. Lo si apprende da una nota diffusa oggi dall’organizzazione umanitaria italiana nella quale si sottolinea che “negli ultimi tempi sono stati più di 100 gli attacchi in tutto il Paese contro le organizzazioni umanitarie, alcuni perfino con lanci di razzi e l’utilizzo di armi automatiche”. Questa situazione ha determinato la scelta di Intersos di sospendere a tempo indeterminato i propri programmi di aiuto a Batafango. “Siamo coscienti della necessità della nostra presenza al fianco della popolazione vulnerabile – dichiara Federica Biondi, capo missione Intersos in Repubblica Centrafricana – ma siamo stati costretti a prendere queste misure per i nostri operatori umanitari perché la loro sicurezza è condizione necessaria per poter svolgere il nostro lavoro”. “In stretta collaborazione con le altre ong che lavorano nella zona e che sono state anche loro costrette a sospendere le attività in sostegno di circa 28mila persone – prosegue la nota – Intersos chiede a gran voce che sia garantito l’accesso umanitario, a Batafango come in altre prefetture della Repubblica Centrafricana, dove la situazione è purtroppo simile”. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), in Repubblica Centrafricana 2,4 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari mentre è di 481.600 il numero di rifugiati. Per Marco Ciapparelli, direttore regionale di Intersos per l’Africa Centro-Occidentale, “questo ennesimo ritiro dimostra ancora una volta un restringimento dell’aiuto umanitario in un Paese dove ce n’è estremo bisogno”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy