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Islanda: assemblea plenaria della Conferenza episcopale nordica. Nuovo nunzio, liturgia, reliquie santa Teresa ed ecumenismo

I vescovi della Conferenza episcopale nordica riuniti in Islanda

È finita oggi a Reykjavík l’assemblea plenaria della Conferenza episcopale dei Paesi nordici. Il comunicato diffuso al termine dei lavori mette in evidenza quattro elementi: la presenza del nuovo nunzio, l’arcivescovo James Patrick Green, conoscitore della situazione, poiché già segretario di nunziatura a Copenaghen e Stoccolma. Con lui c’è stata “una conversazione molto franca sulle sfide e le necessità pastorali” del Nord, anche nella prospettiva della visita ad limina del 2018. Quanto al recente motu proprio “Magnum principium” sulla traduzione dei testi liturgici è emerso dal confronto che la lettera è “molto importante poiché la traduzione dei testi liturgici è una sfida particolare nei Paesi nordici”: nell’ambito della Conferenza “si parlano cinque lingue diverse conosciute in misura adeguata per esaminare con competenza l’esattezza delle traduzioni solo nei Paesi interessati”. Altro tema: il pellegrinaggio delle reliquie di santa Teresa di Lisieux e dei suoi genitori nei Paesi nordici (ottobre 2018), evento particolarmente significativo in quanto “la spiritualità carmelitana è molto diffusa” in questa regione. Si tratta perciò di “preparare spiritualmente i fedeli a questo evento unico attraverso varie iniziative”. Infine i vescovi hanno posto “un accento ecumenico rilevante” nell’anno della Riforma, con la loro visita al vescovo ausiliare della Chiesa luterana a Skalholt, Krisján Valur Ingólfsson, da cui sono stati accolti e con cui hanno pregato insieme i vespri.

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