Alzheimer: Porro Salvini (Federazione Italia), “combattere disinformazione per migliorare qualità di vita dei malati”

“Le persone con demenza vivono in una realtà dove la disinformazione relativa alla loro vita e al loro essere è ancora diffusa: l’etichetta di malati di mente che spesso viene loro affibbiata è intollerabile. La persona con demenza deve essere vista per quello che è: prima di essere un malato, è una persona esattamente come tutti noi, con una dignità che va rispettata e tutelata. Combattere la disinformazione significa battersi contro l’attuale e ingiustificata stigmatizzazione dei malati e dei loro familiari. Una nostra lotta in questo senso ha oggi una maggior possibilità di migliorare la qualità di vita del malato di quanto non possano fare i farmaci attualmente esistenti”. Lo afferma Gabriella Salvini Porro, presidente di  Federazione Alzheimer Italia, ribadendo la mission dell’organismo in occasione del convegno “Dall’assistenza all’inclusione: come superare lo stigma della demenza”, promosso oggi a Milano in occasione della XXIV Giornata mondiale Alzheimer che ricorre il 21 settembre. Molto atteso l’americano John Sandblom, al quale è stata diagnosticata la demenza dieci anni fa, cofondatore di Dementia Alliance International (Dai), associazione internazionale delle persone con demenza. Con il suo motto “Nothing About Us Without Us” (Niente su di noi, senza di noi) Sandblom ha voluto dare voce a tutti i malati, affinché possano, insieme ai loro familiari, “essere inclusi nella loro comunità, senza pregiudizi, solitudine, stigma. E raggiungere quindi una buona qualità di vita, rispettosa dei diritti umani”.

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