Corea del Nord: mons. Lazzaro-You (Daejeon), “trovare una via di dialogo. La pace è sempre possibile”

“Non perdere mai la speranza e trovare una porta, anche se piccola, che possa aprire una via di dialogo. La pace è sempre possibile”. È l’appello di monsignor Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon e presidente della Commissione “Giustizia e Pace” dei vescovi coreani, raggiunto telefonicamente dal Sir mentre quattro jet americani F-35B invisibili e 2 bombardieri strategici B-1B hanno simulato un bombardamento strategico nei cieli sudcoreani al confine con la Corea del Nord. Gli aerei Usa sono stati affiancati da quattro F-15K sudcoreani, prima di rientrare alle basi, rispettivamente, in Giappone e a Guam. “Le esercitazioni – spiega il vescovo – sono un monito e sono maturate perché venerdì scorso la Corea del Nord ha lanciato un missile più potente verso il Pacifico che ha sorvolato il Giappone”. “Proprio oggi – fa sapere mons. Lazzaro – il presidente sudcoreano Moon Jae-in è partito per l’Onu dove, fino al 20 settembre, è in corso la 72ª sessione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite. Il presidente sudcoreano parlerà e incontrerà il presidente Trump e il presidente Abe. Un incontro trilaterale tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud”.
Trump e i membri del Consiglio di sicurezza Onu hanno chiesto alla Corea del Nord di abbandonare il progetto di armamento nucleare e di mostrare “immediatamente un sincero impegno alla denuclearizzazione attraverso azioni concrete”. “Ma la Corea del Nord non lo farà mai”, continua a ripetere il vescovo della diocesi di Daejeon, che mette in guardia tutti dal rischio di non cedere al “gioco delle armi” a cui si sta purtroppo assistendo in questi mesi e in maniera sempre più intensa. Il vescovo lancia appelli alla pace a una parte e all’altra. “I missili non servono alla pace”, dice alla Corea del Nord, condannando l’ultimo lancio missilistico. Per Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud il messaggio è: “Anche se dite che il dialogo è finito, io vi chiedo di cercare ancora una via di pace, perché al dialogo e alla via diplomatica non ci sono alternative”. Il vescovo ha fatto arrivare al presidente sudcoreano Moon Jae-in un messaggio di augurio per il suo viaggio all’Onu. “Gli ho detto che lo ricordo nella Santa Messa, che prego per lui perché abbia la forza della prudenza e del coraggio, che si lasci guidare da Maria”.

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