Riforma Curia: mons. Semeraro (segretario C9), “siamo di fronte a un work in progress”

“Siamo di fronte a un work in progress”. Così monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio di cardinali (C9), commenta il processo di Riforma della Curia in un’intervista ad Avvenire. Con il Consiglio di cardinali – spiega Semeraro – “abbiamo programmato incontri fino al dicembre del 2018”. “Di dicasteri per i quali non è stata ancora fatta alcuna proposta al Papa ne rimangono due o tre” e “in qualche caso la proposta dovrà essere rivista”. “I passi successivi per la completa attuazione spettano naturalmente al Papa”, ricorda il segretario del C9, evidenziando che per le parti già in attuazione c’è una sorta di “rodaggio” per “verificare se tutto funziona bene ed eventualmente intervenire”. “Questo non deve stupire – osserva – perché è in linea con la tradizione della Santa Sede. Francesco ha scelto di non aspettare la fine dei lavori di revisione, ma di avviare nuove realtà, ritenute più urgenti”. Rispetto ad accorpamenti di organismi già esistenti, Semeraro afferma che “è probabile che ce ne siano, ma naturalmente l’ultima parola spetta al Papa”. “Il Consiglio di cardinali – precisa – sta procedendo secondo i criteri che egli stesso ha indicato: fedeltà alla storia e continuità con il passato, innovazione per rispondere alle mutate esigenze dei tempi, concentrazione al fine di individuare ciò che è davvero necessario per la Chiesa universale”.

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