(dall’inviata ad Assisi) “I social sono oggi un nuovo alfabeto, che però va padroneggiato”. Lo ha detto Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), intervenendo oggi al “Cortile di Francesco”, in corso ad Assisi fino a domani. “Papa Francesco diventa scomodo perché svela le contraddizioni e i silenzi degli altri”, la provocazione di Giulietti: “Ha più coraggio Bergoglio nelle sue modalità comunicative che i nostri slogan ripetuti quotidianamente”. “Non consegnare la propria intelligenza al marketing”, l’imperativo consegnato ai giornalisti: “La rete ha dei padroni, e bisogna andare oltre le apparenze e le banalità, altrimenti si rischia di non capire”. Per reagire alla “crisi della democrazia” di cui è vittima non solo l’Italia ma anche l’Europa, e che si basa “sull’idea che stare assieme non serve, che gli individui devono competere tra loro e poi arriva un uomo forte che prende le decisioni al posto nostro”, secondo Giulietti “il giornalismo deve tornare alle origini, al suo compito di illuminare ciò che non si vede, illuminare l’oscurità, dare voce a chi non ce l’ha”.