Cortile di Francesco: Fedeli (ministro Istruzione), impegno contro tutte le discriminazioni è terreno di “incontro tra laici e cattolici”

(dall’inviata ad Assisi) “Le idee si possono discutere, le persone si devono rispettare: non trasformare chi sostiene opinioni che non condividiamo in un nemico da annientare”. Il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha citato l’ottava parola del “Manifesto” della comunicazione non ostile di “Parole o-stili”, nell’incontro di apertura del “Cortile di Francesco”, che ha visto radunati nel piazzale antistante alla basilica inferiore studenti di scuole di ogni ordine e grado, coinvolti durante l’incontro a risolvere un cruciverba contro “fake news” ed elementi di aggressività sul web. “Uno straordinario strumento d’istruzione e formazione”: così il ministro ha definito il manifesto, per la diffusione del quale è stato firmato proprio oggi ad Assisi dal Miur un doppio protocollo: con “Parole-ostili” e Università Cattolica e con la Federazione nazionale della stampa. “Le parole – ha fatto notare Fedeli durante la tavola rotonda, moderata dal direttore di Tv2000, Paolo Ruffini – possono dividere o possono unire, creare relazioni o difficoltà relazionale”. Declinare correttamente la parola “rispetto”, ha aggiunto, “non significa semplicemente ascoltare: significa tenere conto dell’opinione dell’altro, ma nello stesso tempo non subirla”. Dietro la parola rispetto, per il ministro, “c’è una grande consonanza con l’articolo 3 della nostra Costituzione, che vieta di discriminare tutti i cittadini e le cittadine in base al sesso – la prima differenza, che attraversa le altre possibili discriminazioni – e alla razza, parola che i padri costituenti hanno mantenuto affinché non dimenticassimo la tragedia terribile delle leggi razziali. Oggi, invece di razza, useremmo la parola etnia, che ha un’accezione positiva”. “Mettere al centro il valore della persona, la sua integrità di testa, di cuore e di corpo, e quindi il rispetto delle differenze, è una straordinaria responsabilità e può essere uno straordinario terreno di incontro tra cattolici e laici”.

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