Scuola: mons. Renna (Cerignola-Ascoli Satriano) agli studenti, “non lasciarsi vivere, ma essere protagonisti”

“Cari ragazzi e giovani, a questo serve la scuola, a fare di voi delle persone che vogliono non ‘lasciarsi vivere’, ma vogliono essere protagonisti: saper leggere, saper scrivere, conoscere la geografia, parlare un’altra lingua che permette di capire altri popoli, affrontare studi che vi abilitano a dare il vostro contributo alla storia. Sapere: in un solo verbo è racchiuso tutto”. È quanto scrive mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, nel messaggio agli studenti in occasione dell’inizio dell’anno scolastico. “Se non ci fosse la scuola nella vostra vita”, osserva il vescovo, “certo, sareste più liberi, avreste tutto il tempo per il gioco e lo svago, ma quanto più povera sarebbe la vostra esistenza”. Mons. Renna esprime poi gli “auguri a ciascuno di voi, tassello indispensabile del futuro bello dell’umanità; colore unico e irripetibile dell’arcobaleno che dà speranza alle nostre città soffocate dalla rassegnazione di tanti adulti; piante giovani e forti che non si lasciano abbindolare da chi vuole loro offrire il ‘fumo’ e l’alcool che li narcotizza e li fa cadere nel sonno di una vita senza sogni”. E, richiamando una frase di don Milani, il vescovo evidenzia che “il fine della scuola, il motivo per cui andarci ogni giorno” è “per saper scegliere, per dedicarsi al prossimo; è il fine della politica che costruisce il bene comune (quella con la “P” maiuscola), quella del sindacato (quello con la “Esse” maiuscola,) che difende i diritti di lavoratori”. “La scuola – aggiunge – sarà anch’essa con la “Esse” maiuscola” se ci insegnerà ad essere persone che sanno, persone libere, protagoniste”.

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