Austria: card. Schönborn (Vienna), “chiedo a ciascuno di noi di conoscere il destino di una persona migrante”

La Chiesa austriaca prosegue nella sua analisi critica delle restrizioni in materia di migranti e richiedenti asilo in Austria: tema tra i più controversi in vista delle elezioni del prossimo 15 ottobre. Ieri, nel corso del rosario serale nella cattedrale viennese di Santo Stefano, il cardinale Christoph Schönborn ha rilanciato la necessità di agire con rispetto e tolleranza: “So che questo problema è stato fortemente ridimensionato in Austria, ma il bisogno non viene rimosso dal mondo”, ha osservato il cardinale che ha riconosciuto che “non possiamo prenderli tutti”, ma, “chiedo a ciascuno di noi di conoscere il destino di una persona migrante”, ha detto rivolgendosi ai fedeli, perché se è vero che non si possano risolvere tutti i problemi del mondo “è necessario che noi sappiamo cosa vuole dire dover lasciare la propria casa”. Schönborn ha chiesto accoglienza e aiuto anche per i migranti economici, ricordando i molti europei emigrati negli Stati Uniti, dopo la guerra, per mancanza di prospettive: “Anche queste erano persone che non avevano nulla da mangiare ed erano senza futuro”.
Interviene nel dibattito anche il direttore della Caritas della Stiria, Herbert Beiglböck, che sottolinea come l’Austria abbia ancora una certa capacità di accoglienza di richiedenti asilo: “Credo che non abbiamo ancora raggiunto il limite di stabilità, per ciò che è ragionevole, con tutte le competenze e la ricchezza nel nostro Paese”, ha detto Beiglböck al settimanale stiriano “Kleine Zeitung” sottolineando che l’Austria “farebbe bene a prendere parte alla ridistribuzione europea dei richiedenti asilo”.

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