Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Economia, 23 milioni di occupati ma il 35,5 dei giovani non ha lavoro. Italia: episodi di violenza e stupro. Usa: chiuso consolato russo a San Francisco

Economia: dati Istat, in Italia oltre 23 milioni di occupati ma il 35,5 dei giovani non ha lavoro

A luglio 2017 l’Istat stima gli occupati in crescita dello 0,3% rispetto a giugno (+59mila) e dell’1,3% rispetto a luglio 2016 con una crescita di 294mila unità. “Il numero di occupati ha superato il livello di 23 milioni di unità, soglia oltrepassata solo nel 2008, prima dell’inizio della lunga crisi”. Gli occupati sono a luglio 23,063 milioni di persone, il massimo a partire da ottobre 2008 (quando erano 23,081 milioni). Della stima Istat, preoccupano i dati sulla disoccupazione, in particolare quella giovanile che aumenta a luglio e si attesta al 35,5%, in crescita di 0,3 punti da giugno. L’aumento della disoccupazione nell’ultimo mese coinvolge esclusivamente le donne (+4,6%) a fronte di una stabilità tra gli uomini. Il tasso di disoccupazione maschile si attesta al 10,3% (-0,1 punti percentuali), mentre quello femminile sale al 12,8% (+0,5 punti).

Università: stop al numero chiuso alla Statale di Milano, accolto il ricorso. Gli studenti, “una vittoria storica”

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso contro l’introduzione del numero chiuso nella facoltà di studi umanistici dell’Università Statale di Milano. Lo ha reso noto l’associazione studentesca Udu (Unione degli Studenti) che a fine luglio aveva presentato il ricorso. Gli studenti ricordano come avessero denunciato “sin da subito che la delibera adottata dagli organi accademici contenesse vizi formali e sostanziali”. L’assenza di un numero sufficiente di docenti, per esempio, non rientra tra le cause previste dalla legge per introdurre il numero chiuso e le facoltà umanistiche non sono tra quelle elencate nella stessa legge che possono avere gli accessi regolamentati. Sono queste in sostanza le motivazioni con le quali il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dagli Universitari che esultano: “Possiamo dirci estremamente soddisfatti per una vittoria storica che ha riflessi nell’immediato sul futuro di tutti coloro che avrebbero dovuto sostenere il test nei prossimi giorni”.

Italia: episodi di violenza e stupro. Da Rimini al Salento

Una serie di episodi di violenza stanno purtroppo accadendo in Italia, interessando indifferentemente tutto il territorio, da Milano al Salento. Nuovo episodio di violenza sessuale sulla spiaggia di Rimini, dove un marocchino di 34 anni è stato arrestato dai carabinieri per estorsione e stupro. Ad Acqui Terme, in Piemonte, invece due ragazzi 17enni picchiano un immigrato richiedente asilo, poi postano il video su Facebook. La vittima, trasportata all’ospedale, è stata dimessa con una prognosi di 5 giorni per un lieve trauma cranico. In un villaggio turistico di Mancaversa, nel Salento, una ragazza di 19 anni, è stata violentata da un 27enne di Latina mentre a Milano una donna di 81 anni è stata anche lei violentata nella zona nord. Ricoverata nella Clinica Mangiagalli, la donna è stata dimessa ed è potuta tornare a casa.

Usa: chiuso consolato russo a San Francisco. Il ministro degli esteri Lavrov, “reagiremo”

Di nuovo alta tensione tra Stati Uniti e Russia. Gli Usa hanno costretto alla chiusura il consolato russo di San Francisco, e imposto un ridimensionamento delle strutture diplomatiche di Mosca a Washington e New York. L’annuncio è in risposta alla decisione della Russia di ridurre il numero degli impiegati delle sedi diplomatiche americane nel Paese, togliendo allo stesso tempo a Washington l’uso di alcuni immobili. “A Mosca studieranno attentamente le nuove misure annunciate dagli americani, dopodiché verrà comunicata la nostra reazione”: è questo in sintesi ciò che il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha detto al segretario di Stato Usa Rex Tillerson in una conversazione telefonica dopo la decisione americana di chiudere il consolato russo a San Francisco. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Mosca sottolineando che Lavrov “ha espresso rammarico per l’escalation della tensione” tra Usa e Russia.

Ungheria: premier ungherese Orban chiede all’Ue 400 milioni di euro per costruzione di un muro

Il premier ungherese Viktor Orban ha inviato un conto di 400 milioni di euro per la costruzione di un muro che dovrebbe proteggere il confine dall’arrivo dei migranti. L’Unione europea dovrebbe così sostenere la metà dei costi dell’opera di recinzione che l’Ungheria ha affrontato per impedire il flusso degli indesiderati sul confine sud del Paese. A dirlo il vice Janos Lazar: “Se parliamo di solidarietà europea, dobbiamo parlare anche di protezione delle frontiere e questa solidarietà va vissuta pragmaticamente”. Un atteggiamento che Orban vede però a senso unico. Un esempio dell’univocità magiara sono le quote dei richiedenti asilo che come da impegni presi anche dal governo di Budapest, dovevano essere spostati dall’Italia e dalla Grecia negli altri Paesi europei. Orban ha rifiutato di accoglierli.

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