Politica: Bonvicini (Iai) su elezioni tedesche, “atmosfera di forzato immobilismo, ma non pessimista”. Nuovi scenari nell’Ue?

“Un’atmosfera di forzato immobilismo pervade l’Unione europea alle soglie di settembre. Tutto, o quasi, è fermo in attesa della fatidica data del 24, giorno delle elezioni generali in Germania. È un appuntamento, spiace riconoscerlo, di gran lunga più importante delle elezioni del Parlamento europeo, che spostano di ben poco il discorso sul futuro dell’Unione. Il che la dice lunga sul ruolo che gli Stati, grandi o piccoli che siano, giocano oggigiorno all’interno dell’Ue”. Gianni Bonvicini, consigliere scientifico dell’Istituto affari internazionali, riflette sul futuro dell’Europa a partire dalle elezioni tedesche. “Va anche detto, tuttavia, che la stessa atmosfera – scrive nel sito dello Iai, www.affarinternazionali.it – è meno pessimista di quanto ci si aspettasse solo qualche mese fa, allorquando l’ondata anti-Unione sembrava prevalere. Le elezioni in Austria, Olanda e Francia hanno parzialmente allontanato lo spettro di un progressivo sgretolamento dell’Ue, ancora sotto lo shock della Brexit”. Ciò non significa, come riconosce lo stesso Bonvicini, “che nazionalismo, sovranismo, euro-scetticismo, e via declinando, siano scomparsi dallo scenario politico, ma almeno ci avviciniamo alle elezioni tedesche nella speranza che ‘Mutti’ Merkel confermi con un buon risultato uno stop deciso all’anti-europeismo”.
Del resto “va subito aggiunto che se questo prevedibile risultato positivo in Germania (che non muterebbe nel caso, ormai altamente teorico, di una vittoria di Martin Schulz) significasse poi immobilismo sui temi europei, allora la via verso la frammentazione dell’Unione riprenderebbe con tutto il suo negativo vigore”.

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