Terremoto Centro Italia: card. Bassetti, “i vostri morti mi appartengono perché voi mi appartenete in quanto Chiesa”

(dall’inviato a Pescara del Tronto) “Sono venuto perché avevo  bisogno di venire. Nel mio cuore c’era tanto spazio per voi, per chi ha rischiato di morire, per chi rischia di smarrire la fede o la speranza, per esprimervi la paternità di Dio e la maternità della Chiesa. I vostri morti mi appartengono perché voi mi appartenete in quanto Chiesa”: lo ha affermato il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nella messa che ha chiuso il primo giorno della visita ai luoghi di Lazio e Marche (30 e 31 agosto) colpiti dal terremoto dello scorso anno. Celebrando nella chiesa prefabbricata di Pescara del Tronto, il card. Bassetti ha sottolineato “la maternità della Chiesa che è sempre in uscita. La Chiesa diventa un ospedale da campo nel quale quando qualcuno cade trova rifugio e non resta solo. La Chiesa diventa una ambulanza che lo porta in ospedale”. “Sono rimasto edificato dai preti e dai vescovi che ho incontrato oggi. Vi siamo vicini – ha detto il presidente della Cei con voce rotta dall’emozione – vi vogliamo bene, perché ci sentiamo Chiesa. Sentiamo nei vostri confronti di esercitare la maternità e la paternità di Dio. I vostri morti mi appartengono perché voi mi appartenete in quanto Chiesa”, ha concluso il cardinale. Prima di iniziare la celebrazione il presidente della Cei aveva parlato di “giornata piena di emozioni nel mio cuore” con tanti ricordi come “Pescara del Tronto scivolata giù e delle tante vittime anche giovani e bambini. Abbiamo bisogno di raccogliere questi ricordi e di offrirli a Gesù nell’Eucarestia”. “Il terremoto – ha aggiunto – è stato il momento del Calvario, della morte di tanti innocenti. Questo che viviamo adesso è il momento del Sepolcro che va verso la Resurrezione. Ho visto tanti semi di resurrezione, i giovani, gli anziani, tante persone ricche di speranza e di dignità”.

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