Papa Francesco: udienza, “non ascoltiamo i ‘vecchi’ di cuore”. “Dio ci vuole capaci di sognare come Lui e con Lui”

Vaticano, 30 agosto: udienza generale di Papa Francesco (Foto L'Osservatore Romano (www.photo.va) / SIR)

“Il cristiano – come la Vergine Maria – custodisce la fiamma del suo innamoramento. Certo, ci sono prove nella vita, ci sono momenti in cui bisogna andare avanti nonostante il freddo e i venti contrari. Però i cristiani conoscono la strada che conduce a quel sacro fuoco che li ha accesi una volta per sempre”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco nella catechesi dell’udienza generale in piazza San Pietro. “Ma per favore – l’esortazione del Pontefice -, non diamo retta alle persone deluse e infelici; non ascoltiamo chi raccomanda cinicamente di non coltivare speranze nella vita; non fidiamoci di chi spegne sul nascere ogni entusiasmo dicendo che nessuna impresa vale il sacrificio di tutta una vita; non ascoltiamo i ‘vecchi’ di cuore che soffocano l’euforia giovanile. Coltiviamo invece sane utopie: Dio ci vuole capaci di sognare come Lui e con Lui, mentre camminiamo ben attenti alla realtà. Sognare un mondo diverso”. E se un sogno si spegne, “tornare a sognarlo di nuovo, attingendo con speranza alla memoria delle origini, a quelle braci che forse, dopo una vita non tanto buona, sono nascoste sotto le ceneri del primo incontro con Gesù”. “Ecco dunque una dinamica fondamentale della vita cristiana – conclude Francesco -: ricordarsi di Gesù, del fuoco d’amore con cui un giorno abbiamo concepito la nostra vita come un progetto di bene, e ravvivare con questa fiamma la nostra speranza”.

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