Sequestro nave Iuventa: Cartosio (pm Trapani), “condotte che integrano il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”

“Quali che siano le finalità perseguite dall’equipaggio della Iuventa, all’avviso della Procura della Repubblica di Trapani queste condotte integrano il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Per questo “era necessario procedere al sequestro per il pericolo della reiterazione dell’azione delittuosa”. Così ieri il procuratore aggiunto di Trapani, Ambrogio Cartosio, ha spiegato il sequestro della Iuventa, una delle imbarcazioni dell’Ong tedesca Jugend Rettet impegnata nel Mediterraneo per il recupero e salvataggio dei migranti. Secondo la Procura di Trapani, che da mesi indaga sui salvataggi effettuati nelle acque del Canale di Sicilia da navi delle Ong, “si è accertato che questa imbarcazione – seppure in qualche caso è intervenuta per salvare vite umane nel mare Mediterraneo, cioè soggetti la cui presenza in mare è finalizzata all’immigrazione clandestina e che si trovano in una situazione di pericolo per la loro vita – in più casi questi interventi in mare da parte della Iuventa avvengono non già per salvare soggetti che si trovano in imminente pericolo di vita ma semplicemente per trasbordare sulla imbarcazione dei soggetti che vengono scortati dai trafficanti libici e presi a bordo”. “Poiché l’imbarcazione in questione non è di particolare capienza, i soggetti recuperati, non posso chiamarli salvati, vengono successivamente trasbordati a bordo di altre imbarcazioni della Marina militare o di altre Ong”. Inoltre, ha riferito Cartosio, “sono stati documentati incontri, intese, tra i trafficanti di migranti e membri dell’equipaggio della Iuventa”. Gli episodi contestati risalgono al 10 settembre 2016 e al 18 e 26 giugno di quest’anno.

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