Pakistan: Acs, benefattore italiano finanzia la costruzione di una chiesa vicino a Faisalabad

Grazie alla generosità di un benefattore del Nord Italia, particolarmente devoto a San Giuseppe, verrà costruita una chiesa intitolata al santo sposo di Maria, in Pakistan, vicino Faisalabad, nell’insediamento di Faisal Town. Ne dà notizia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), in una nota nella quale informa che il benefattore “più volte in passato ha sostenuto la costruzione di edifici religiosi intitolati a San Giuseppe in numerosi Paesi fra i quali Nigeria, Etiopia e Birmania”. La chiesa verrà realizzata “in una zona del mondo dove la comunità cristiana soffre la povertà e la persecuzione”. Nell’insediamento di Faisal Town, “un piccolo centro abitato in maggioranza da musulmani – spiega Acs -, da poco si sono trasferite 35 famiglie cristiane. Sono famiglie poverissime, che perlopiù lavorano nelle fornaci di mattoni”. Secondo quanto ha raccontato ad Acs padre Emmanuel Parve, parroco di Faisal Town, “queste famiglie hanno davvero bisogno di una chiesa. Per i lavoratori musulmani vi sono tre moschee in cui pregare, mentre manca un luogo di culto per i cristiani”. Secondo la Fondazione di diritto pontificio, “il parroco, che è anche lo zio di Shahbaz Bhatti, sa bene che la chiesa donerà forza, unità e un’identità alla comunità cristiana, aiutando i fedeli ad affrontare le drammatiche condizioni in cui vivono”. “Grazie alla nuova chiesa potremmo anche impartire il catechismo e tenere corsi di studio sulla Bibbia”, prosegue padre Parve, il cui pensiero va soprattutto ai tanti bambini che sin da piccoli lavorano assieme ai genitori nelle fornaci di mattoni. “Così frequentando il catechismo saranno incoraggiati anche a studiare. E potremmo salvarli da una vita di lavori forzati come quella vissuta dai loro genitori”. “La vita spirituale di questi piccoli cristiani potrà migliorare”, sottolinea il direttore di Acs Italia, Alessandro Monteduro. Questa, conclude, “è la devozione che si trasforma in generosità e può cambiare la vita di qualcun altro”.

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