Meeting di Rimini: Guarnieri (presidente), “siamo stati ‘lanciati’ sulla terra per realizzare noi stessi e il bene degli altri”

“Non possiamo non accorgerci che siamo stati ‘lanciati’ sulla terra per realizzare noi stessi e il bene degli altri. Questa è la coscienza dell’eredità. Quello che io sono non è l’esito solo dell’essermi fatto da me, ma di Qualcuno che continua a farmi”. Lo afferma Emilia Guarnieri, presidente del Meeting per l’amicizia fra i popoli, in un’intervista al Sir, nella quale presenta la kermesse in programma a Rimini dal 20 al 26 agosto. “Il Meeting – ricorda la presidente – si è sempre interessato di tutti gli aspetti della vita umana e la politica è un fattore di non poco conto dell’esperienza umana”. “Il Meeting non può disinteressarsene”, rileva Guarnieri. “Proprio perché vi affrontiamo questioni che riguardano la vita degli uomini nei suoi molteplici aspetti è necessario che ci sia interlocuzione e dialogo con le Istituzioni”. “Quest’anno – spiega – abbiamo voluto dare un’importanza particolare ai Comuni e alle Regioni, istituzioni dalle quali può ripartire una politica più vicina al popolo”. Al fitto programma di incontri si affiancano anche quest’anno diverse mostre. La loro “organizzazione ci impegna sin dalla prima edizione”, rammenta. “Negli ultimi sette-otto anni, il Meeting si è inventato una nuova modalità di costruzione delle esposizioni che coinvolgono le persone che vivono in prima persona il tema della mostra stessa. Penso all’esposizione sul lavoro organizzata con il contributo di una cinquantina di ragazzi da poco entrati nel mondo del lavoro, oppure a quella sulle nuove generazioni costruita con i giovani”. Alla Chiesa e alla società italiana “il Meeting può dare un contributo solo se – conclude la presidente – continua ad essere un luogo vivo di esperienza e di incontro”.

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