Sant’Agostino: card. Parolin, ci consegna “la lezione del dialogo”, strada che “anche Papa Francesco non cessa di indicarci”

Il contributo che sant’Agostino “consegna ai nostri tempi difficili dal punto di vista geo-politico” è “la lezione del dialogo”, strada che “anche Papa Francesco non cessa di indicarci per fare la pace”. Ad affermarlo è il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero del settimanale della diocesi di Pavia “Il Ticino”. “Agostino, africano della Numidia – spiega Parolin -, era figlio di una madre (Monica) di razza berbera – un popolo ancora esistente nell’attuale Algeria, per cui gli algerini lo riconoscono come loro connazionale – e di un padre (Patrizio) forse colono romano. In lui, quindi, già per nascita si realizzava un incontro tra due mondi”. Dopo gli studi e l’insegnamento a Cartagine, venne prima a Roma e poi a Milano, allora capitale dell’impero romano di Occidente. A Milano, grazie al prete Simpliciano e al vescovo Ambrogio, approdò alla fede cristiana della Chiesa cattolica, peraltro trasmessa da sua madre. “La sua esperienza africana e romana, in particolare del cristianesimo cattolico milanese – osserva il segretario di Stato -, fece di lui una sintesi unica di intellettuale” che lo predispose “alla capacità di dialogare con tutti”: rappresentanti delle istituzioni romane e gruppi dissenzienti all’interno della comunità ecclesiale. “Ritengo – conclude Parolin – che proprio la lezione del dialogo sia il contributo che il grande vescovo di Ippona consegna ai nostri tempi difficili dal punto di vista geo-politico. Costruire sempre ponti di dialogo con gli altri è la strada che anche Papa Francesco non cessa di indicarci per fare la pace”.

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