Notizie Sir del giorno: missile Nord Corea, reddito inclusione, Giornata contro test nucleari, corridoi umanitari, Perdonanza Celestiniana

Missile Nord Corea: mons. Heung-sik (giustizia e pace), “preoccupazione profonda”

Proseguire sulla linea del dialogo a tutti i costi. È quanto chiede la Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale coreana in un comunicato diffuso oggi, al termine di una riunione che si è svolta proprio all’indomani dell’ennesimo lancio di un missile da Pyongyang. Volando per 2700 chilometri, a un’altezza di 550, il missile si è spezzato in tre parti nel Mare del Giappone provocando l’irritazione e la grande preoccupazione del premier giapponese Shinzo Abe che in tv ha dato disposizioni alle popolazioni del Nord del Paese di mettersi, nel caso, al sicuro. Guidata da monsignor Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon, la Commissione giustizia e pace ripete oggi una frase contenuta nell’Enciclica di Giovanni XXIII “Pacem in Terris”: “La pace non può essere costruita mai attraverso l’equilibrio del potere delle armi, ma si realizza attraverso la fiducia mutua”. (clicca qui)

Reddito di inclusione: in vigore dal 1° gennaio 2018, interesserà 400mila famiglie che percepiranno al massimo circa 490 euro mensili

Entrerà in vigore il 1° gennaio 2018 il Reddito di inclusione (Rei), la misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale approvata oggi dal Consiglio dei ministri. La misura si rivolge a 400mila famiglie e vedrà interessati 1,8 milioni di persone. Verrà riconosciuto a quei nuclei familiari con un valore dell’Isee, in corso di validità, non superiore a 6mila euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro. “In prima applicazione – si legge in una nota di Palazzo Chigi – sono prioritariamente ammessi al Rei i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni”. (clicca qui)

Armi nucleari: mons. Ricchiuti (Pax Christi), “vanno bandite. Indigna l’assenza di una prospettiva di discussione e riflessione”

“La coscienza dei cattolici e di chiunque operi da cattolico nel mondo e nella storia non può venire a compromessi sul tema dei test e delle armi nucleari che, ‘sic et simpliciter’, vanno bandite”. Lo afferma al Sir mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi Italia, in occasione della Giornata internazionale contro i test nucleari, istituita dall’Onu nel 2009. “In sintonia con la parola autorevolissima di Papa Francesco, secondo il quale la strada della produzione delle armi nucleari va abbandonata”, mons. Ricchiuti sottolinea come “soprattutto nel corso del 2017, Pax Christi è intervenuta più volte per chiedere che si abbandoni la strada degli armamenti nucleari, che porta alla distruzione di questo nostro mondo”. (clicca qui)

Corridoi umanitari: arrivati a Fiumicino 35 profughi siriani, “oggi inizia una nuova vita”

Con l’inno d’Italia in sottofondo, sono sbarcati questa mattina presto in Italia, all’aeroporto di Roma Fiumicino, 35 profughi siriani dal Libano grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) e Tavola valdese. Moltissimi i bambini, una quindicina, e la cifra delle persone arrivate in Italia, per vie legali e soprattutto sicure, ha raggiunto oggi quota 900. Un progetto reso possibile grazie ad un accordo preso dagli enti promotori con i ministeri dell’Estero e dell’Interno. Tantissime le storie che in questo angolo dell’aeroporto di Fiumicino si intrecciano. Sono storie di guerra, di fuga, povertà, perdita di tutto. (clicca qui)

Terra Santa: il nunzio Lazzarotto lascia, “seminato speranza, terreno buono c’è. Ha solo bisogno di buoni agricoltori”

“Sono esperienze, sentimenti e ricordi talmente forti da serbare stretti nel cuore. È un mondo unico che porterò con me per tutta la vita. Spero che i miei 5 anni di ministero come rappresentante del Santo Padre in Terra Santa abbiano portato un piccolo contributo al dialogo, alla comprensione mutua e alla speranza. È ciò che ho cercato sempre di fare, seminare speranza. Spero che sia un seme che germogli e che porti tanti frutti. Il terreno c’è ed è buono. Ha solo bisogno di buoni agricoltori”. Con queste parole, rilasciate al Sir, mons. Giuseppe Lazzarotto, sintetizza i suoi cinque anni (2012-2017) trascorsi in Terra Santa come nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico per Gerusalemme e Palestina. (clicca qui)

Perdonanza Celestiniana: mons. Petrocchi (L’Aquila), il 13 ottobre avvio solenne di un Biennio mariano. L’augurio alla città: “Torna a volare alto!”

“In continuità con la celebrazione della Perdonanza e nella ricorrenza del centesimo anniversario delle apparizioni di Fatima, annuncio che il 13 ottobre, nella nostra diocesi, sarà solennemente avviato un Biennio mariano”. Lo ha detto questa sera mons. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, a conclusione dell’omelia della Messa di chiusura della perdonanza. “Nel 2017-2018 – ha annunciato – a Dio piacendo, si svolgerà la ‘Peregrinatio Mariae’ in tutte le foranie della diocesi. Questo cammino si concluderà con la solenne consacrazione alla Madonna della città e dell’intero territorio. Nel periodo 2018-2019 vivremo, come Chiesa, l’esperienza di metterci, con una speciale intensità, alla ‘Scuola di Maria’, Maestra nel testimoniare e donare il Vangelo”. (clicca qui)

Inchiesta “Un’altra storia”: diocesi Nocera Inferiore, “distanza da ogni fenomeno illegale”

“Ribadendo con fermezza la totale distanza della comunità ecclesiale da ogni fenomeno illegale e la condanna di qualsiasi atteggiamento di prevaricazione, si esprime fiducia nella Magistratura che sta lavorando per l’accertamento della verità”. È quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla diocesi di Nocera Inferiore riguardante le vicende di cronaca giudiziaria che negli ultimi giorni hanno interessato anche il vescovo Giuseppe Giudice nell’ambito dell’inchiesta “Un’altra storia”. Sotto indagine quanto successo in merito al cambio della destinazione d’uso di un’area per la costruzione di una casa famiglia incoraggiata anche da un boss. “La diocesi – si legge nella nota – sottolinea che alla base del progetto della parrocchia san Giuseppe c’era la ferma volontà di sostenere e aiutare le fasce più deboli della Città, in particolare del quartiere Montevescovado”. (clicca qui)

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy