Migranti: Argenziano (Msf), “oggi per le persone è sempre più difficile fuggire dalla Libia”

“Accogliamo con favore il riferimento del vertice di Parigi alla necessità di assistenza, protezione e percorsi legali per migranti e rifugiati ma rimaniamo in attesa di vedere come questo nuovo piano sarà messo in azione”. Così Stefano Argenziano, coordinatore dei progetti sulla migrazione per Medici senza frontiere (Msf), commenta le decisioni prese ieri nel vertice convocato dal presidente francese Macron. “Simili annunci sono stati già fatti in passato dai leader dell’Unione Europea ma – evidenzia Argenziano – finora abbiamo visto solo misure volte a chiudere i percorsi di fuga delle persone, nei Paesi di origine e in quelli di transito”. “Il risultato – commenta – è che oggi per le persone è sempre più difficile fuggire dalla Libia, un Paese in cui sono a rischio e dove vengono respinti, in situazioni terribili, da parte della guardia costiera libica, addestrata dall’Ue”. Secondo il coordinatore dei progetti sulla migrazione per Msf, “migranti e rifugiati che attraversano Ciad, Niger e Libia affrontano numerosi pericoli da parte dei trafficanti. Queste persone hanno urgentemente bisogno di alternative reali”. “La creazione delle condizioni per consentire alle persone di accedere a un’adeguata assistenza umanitaria e a procedure di asilo eque ed efficienti non si effettua da un giorno all’altro”, nota Argenziano. “Mentre il processo è in atto, le persone che non hanno altra scelta che fuggire devono essere in grado di farlo in modo sicuro. I leader dell’Ue – conclude – devono garantire che le loro buone intenzioni non si trasformino in una trappola per le stesse persone che intendono proteggere dai trafficanti”.

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