Avvenire: la prima pagina di domani 30 agosto. Decreto su reddito d’inclusione, custodia del creato, Corea del Nord

“Avvenire” sceglie di aprire la sua prima pagina con l’approvazione definitiva da parte del governo del decreto sul reddito d’inclusione, una misura di sostegno sociale, primo intervento organico per frenare la povertà in Italia. I commenti principali sono dedicati rispettivamente al caso della bambina cristiana di Londra affidata a una coppia islamica e alla Giornata del Creato. Scrive il giurista Carlo Cardia: “Da troppo tempo, in alcuni Paesi europei, la cura dei bambini e il rispetto della loro personalità non sono più al centro dell’attenzione da parte del legislatore, dei giudici, degli operatori che ne abbiano responsabilità. Si va diffondendo una cultura indifferentista, agnostica, che ignora ormai le Carte internazionali dei diritti umani relative ai minori, e che rischia progressivamente di considerare il bambino un’entità astratta, quasi un numero manipolabile a piacimento secondo l’ideologia cui ci si ispira, o forme di fondamentalismo abitudinario che tendono a radicarsi nelle società di oggi”. Il responsabile dell’informazione religiosa di “Avvenire” Riccardo Maccioni nel suo editoriale rileva: “La sfida del dialogo, il dovere della denuncia, l’impegno a lavorare insieme. In una parola, l’invito a mettersi in viaggio. Dentro se stessi e lungo le strade del mondo che ci è stato affidato. La Giornata per la custodia del creato che si celebra il 1° settembre è un richiamo alla condizione umana di eterni viandanti. Dentro il perimetro del nostro cuore, così come alle frontiere della terra, casa comune che chiamiamo “madre” e “sorella” ma trattiamo e, spesso feriamo, come se fosse un’estranea”. Un altro titolo importante è dedicato alla minaccia della Corea del Nord, la quale ha lanciato un altro missile che ha sorvolato il Giappone. Spazio infine per un’inchiesta di Luciano Moia sui documenti preparatori della enciclica “Humanae Vitae” finora mai pubblicati, che spiegano la scelta compiuta da Paolo VI quasi 50 anni fa.

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