Riforma della Chiesa: Elia (Meic), “è quanto mai necessaria oggi”. “Cercare strade nuove per l’annuncio cristiano”

“Pensare e costruire culturalmente la riforma della Chiesa, ma soprattutto cominciare a sperimentare”. È questo il messaggio finale della Settimana teologica del Meic, conclusa questa mattina a Camaldoli dopo cinque giorni di lavoro sul tema “Forma e riforma della Chiesa”. È il presidente nazionale del movimento degli intellettuali cattolici, Beppe Elia, a tracciare un bilancio della Settimana: “Siamo molto soddisfatti, perché questo tema così decisivo ha suscitato una partecipazione viva e ricca di suggestioni provenienti dalle tante esperienze ecclesiali nelle quali il Meic opera quotidianamente. Le nostre realtà locali si sentono molto interpellate, sia sul fronte teologico che pastorale, a rispondere alla richiesta pressante di Papa Francesco di ripensare le forme della Chiesa e soprattutto di cercare strade nuove per l’annuncio cristiano”.
Per il presidente del Meic “la riforma è quanto mai necessaria oggi, perché è fondamentale riallacciare il dialogo con un mondo radicalmente diverso rispetto al passato, ed è una necessità rinnovare non solamente i linguaggi ma anche le strutture e i ministeri della nostra Chiesa. È in questa direzione che il Meic sta svolgendo un compito importante all’interno della comunità ecclesiale: stiamo concentrando il nostro lavoro di elaborazione ed animazione culturale su linee e prospettive su cui non solo riflettere, ma soprattutto cominciare a sperimentare”.
“Il Meic andrà avanti su questa strada provando a stimolare e coinvolgere anche altre realtà associative”, ha concluso Elia, “perché solo insieme è possibile costruire contenuti ed esperienze che favoriscano un rinnovamento ecclesiale autentico”.

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