Funerali a Ischia: mons. Lagnese (vescovo), sentiamo “l’abbraccio dell’intera nazione che si stringe a noi questa sera”

(Foto: AFP/SIR)

“Lina e Marilena erano persone conosciute nei loro paesi e ben integrate nelle loro comunità ecclesiali”. Lo ha ricordato, stasera, mons. Pietro Lagnese, vescovo di Ischia, celebrando, nel palazzetto dello sport, i funerali di Lina Balestrieri e Marilena Romanini, decedute a Casamicciola Terme il 21 agosto, nel terremoto che ha colpito l’isola di Ischia. All’inizio della Messa esequiale il presule ha pregato anche “per i feriti, per quanti hanno perso la casa e per tutti gli sfollati” e ringraziato “tutti i soccorritori e gli uomini dello Stato intervenuti a questa celebrazione”, in particolare il ministro dell’Interno, Marco Minniti, e il prefetto di Napoli, Carmela Pagano. “La loro presenza – ha osservato – ci conferma il sostegno del governo italiano e di tutte le istituzioni del Paese, ma in modo particolare ci porta l’abbraccio dell’intera nazione che si stringe a noi questa sera”. Nell’omelia il vescovo ha tratteggiato le figure delle due donne morte: “Di Marilena sappiamo che, benché non fosse ischitana, aveva trovato sull’Isola un ambiente accogliente che l’aveva convinta a dimorare in mezzo a noi e a stabilire rapporti cordiali con la nostra gente. Di Lina, baranese di origine, ma di fatto da anni impegnata nella comunità parrocchiale di S. Ciro martire, potremmo dire molte cose, ma mi piace qui sottolineare soprattutto come lei ritenesse la scoperta dell’Amore di Dio, il grande regalo della sua vita che le aveva permesso di vederLo vivo negli avvenimenti della sua esistenza, ma anche nel volto di tanti suoi fratelli, ad incominciare da quelli più poveri e disagiati”.

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