Funerali a Ischia: mons. Lagnese (vescovo), “l’Isola non ha fatto dell’abusivismo edilizio e dell’illegalità un sistema di vita”

Ischia non ha fatto “dell’abusivismo edilizio” e “dell’illegalità” un “sistema di vita”. Lo ha sostenuto, stasera, il vescovo, mons. Pietro Lagnese, durante i funerali di Lina Balestrieri e Marilena Romanini, morte nel terremoto del 21 agosto, a Casamicciola. “La vicinanza alle comunità ferite dal sisma dell’altra sera – ha chiarito il presule – mi spinge anche a prendere le distanze da certi giudizi che ritengo affrettati e strumentali, che contribuiscono a presentare un’Isola che avrebbe fatto dell’abusivismo edilizio e, più in generale, dell’illegalità un sistema di vita”. In questi giorni, ha aggiunto, “ho incontrato tanti uomini e donne che abitavano nelle zone interessate dal terremoto e ho letto nei loro sguardi, ma anche nelle loro parole, tanta amarezza non soltanto per aver perso la casa ma per essere stati additati come persone sconsiderate ed incoscienti. No, non è così il popolo ischitano!”.
Il vescovo ha precisato: “L’abusivismo edilizio – che pure, ne siamo consapevoli, è presente sulla nostra Isola e che pertanto va combattuto con determinazione soprattutto quando esso mina l’incolumità dei cittadini, ma che va anche affrontato da parte di tutti con senso di concretezza e di piena responsabilità e senza lasciarsi ingabbiare dai lacci della burocrazia – di certo non può essere ritenuto la vera causa dei crolli che hanno interessato per la maggior parte edifici di non recente costruzione e numerose chiese dell’Isola”. Di qui l’invito: “Lasciamo comunque che gli organismi preposti facciano le opportune verifiche e si pronuncino in modo chiaro e preciso e la giustizia faccia così il suo corso”.

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