Sgombero rifugiati a Roma: Scalabriniani, “inaccettabile uso della forza. Serve una reale alternativa alloggiativa”

“È inaccettabile l’intervento della polizia che ha usato la forza per sgomberare le persone anche dalla piazza.  A poco è servito sottolineare che queste persone non avessero dove andare e che meritassero di essere trattate come esseri umani. Un’altra accoglienza dev’essere possibile”: lo afferma oggi una nota dei missionari Scalabriniani, a proposito degli scontri in corso oggi a Roma, a piazza Indipendenza, dopo lo sgombero dell’edificio in via Curtatone dove vivevano quasi 800 rifugiati, in prevalenza eritrei ed etiopi. “Lo sgombero è avvenuto senza preavviso dopo quattro anni di occupazione. Nelle ore successive molte di queste persone, tra le quali famiglie con bambini, si sono quindi accampate in piazza Indipendenza senza sapere dove andare”, osservano gli Scalabriniani. L’offerta alloggiativa del Comune consiste in 60 posti letto in un centro di accoglienza in zona Torre Maura e Boccea, per tre o quattro mesi. “Una proposta che non può costituire una reale soluzione alternativa – commentano – per individui che hanno bisogno di una sistemazione duratura, soprattutto in quanto si tratta di rifugiati politici di cui le autorità sono obbligate a prendersi cura”. “Queste persone – affermano – sono vittime ancora una volta: prima in patria dalla quale sono state costrette a fuggire per sperare in una parvenza di vita migliore e degna di questo nome; e ora nuovamente qui, in Italia, dove pur in situazione regolare quanto al permesso di soggiorno, non hanno alcun tipo di garanzia quanto ad un tetto sopra la testa da chiamare casa”.
I missionari Scalabriniani ribadiscono, unendosi alle tante associazioni e realtà a servizio di migranti e rifugiati, l’urgenza di “mettere in atto le risposte concrete previste per gli individui titolari di protezione internazionale e che, di fronte all’assenza dello stato, si vedono costrette a soluzioni precarie rischiando, come testimoniano i fatti di queste ore, la violazione dei loro diritti fondamentali. La presenza tra loro di numerosi minori, poi, acuisce tale situazione che, se non affrontata immediatamente, è destinata a lasciare segni indelebili sul futuro di questi piccoli”.

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