Diocesi: Perugia-Città della Pieve, da oggi al 27 agosto ritiro spirituale dei diaconi permanenti

Ritiro spiritualo per i diaconi permanenti. Nell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve la vocazione al diaconato permanente ripristinato dal Concilio Vaticano II è molto viva, conoscendo anche in Umbria un forte impulso a vantaggio dell’opera missionaria e della nuova evangelizzazione. Attualmente i diaconi permanenti in Italia sono circa 4.400 di cui 140 in “servizio” in Umbria. A Perugia-Città della Pieve sono 37 e più di una dozzina sono gli aspiranti in fase di formazione. Particolare attenzione al diaconato – informa la diocesi – è posta dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti anche in segno di continuità con il suo predecessore, l’arcivescovo Giuseppe Chiaretti, sotto il cui episcopato (1996-2009) il ruolo di “servizio” del diacono permanente si è accresciuto non poco nella vita liturgica e pastorale e nelle opere caritative della Chiesa diocesana. Sulla preparazione dei diaconi e aspiranti punta molto il porporato perugino, che ha dotato la sua arcidiocesi del Direttorio sulla formazione e il ministero dei diaconi permanenti pubblicato e poi distribuito agli interessati il Giovedì Santo del 2014. Il card. Bassetti, alcune settimane prima della sua nomina a presidente della Cei, nell’incontrare i diaconi, ha manifestato la sua volontà di continuare a seguirli nel loro cammino. “Volontà che prosegue e a testimoniarlo – affermano i diaconi di Perugia – è la presenza del cardinale al nostro imminente ritiro annuale di esercizi spirituali, insieme al vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti e ai nostri formatori. Questa presenza testimonia la cura e l’attenzione della nostra Chiesa per il nostro ministero diaconale”. Gli esercizi spirituali ai diaconi e agli aspiranti saranno tenuti, presso il Convento di Monteluco di Spoleto (24-27 agosto), dal francescano padre Giulio Michelini, preside dell’Istituto Teologico di Assisi e noto biblista. I diaconi permanenti dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono impegnati sia nel servizio alle parrocchie sia negli uffici diocesani con incarichi di responsabilità: Caritas diocesana, Empori della solidarietà, case di accoglienza per persone in difficoltà, strutture per migranti e richiedenti asilo, Sovvenire, edilizia di culto, Servizio per l’insegnamento della religione cattolica, Ufficio per i problemi sociali e del lavoro.

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