Venezuela: Caritas, “migliaia di persone in fuga da violenze, rischio sfruttamento sessuale e lavorativo”

“Migliaia di persone fuggono dalla violenze e dalla persecuzione attraversando la frontiera con la Colombia. Oltre 60.000 persone attraversano ogni giorno il confine. Molti di loro – uomini, donne e minori non accompagnati – sono a rischio tratta, sfruttamento sessuale o coinvolgimento dei gruppi armati”: lo denuncia in una nota Caritas Venezuela, parlando del peggioramento della situazione umanitaria nel Paese. “Clamor”, la rete latinoamericana di organizzazioni cattoliche a sostegno dei migranti, ha infatti lanciato l’allarme sulla situazione di molti migranti venezuelani, la maggioranza senza documenti, che cadono vittime della tratta di esseri umani, della schiavitù sessuale e dello sfruttamento nel lavoro. Secondo l’Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) almeno 50.000 venezuelani hanno chiesto asilo. Si stima la presenza di circa 20.000-30.000 venezuelani in Brasile, 40.000 a Trinidad e Tobago e 300.000 in Colombia. Caritas apprezza le misure di accoglienza adottate dai governi “del Brasile, del Cile, del Perù e, più recentemente, della Colombia, che promuovono l’occupazione degli immigrati venezuelani” ma si dice “preoccupata  per l’atteggiamento di vari governi che non hanno ancora adottato una politica di accoglienza”. Si tratta di “una diaspora senza precedenti nella storia democratica del Paese”.

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