Meeting Rimini: Mattarella, “investendo sul futuro, una collettività ritrova fiducia e raddoppia la propria forza”

(dall’inviato a Rimini) – “Compito delle forze vive lungimiranti è di tenere sempre viva l’attenzione sulle conseguenze delle scelte di oggi e di contrastare il campo corto di chi rinuncia ad alzare lo sguardo e progettare il futuro”. È quanto ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio alla presidente del Meeting per l’amicizia fra i popoli, Emilia Guarnieri, per l’apertura della XXXVIII edizione della kermesse in corso da ieri alla Fiera di Rimini. “Il tema scelto per quest’anno – ‘Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo’ – richiama le responsabilità nel passaggio generazionale”, rileva Mattarella, riferendosi alle “responsabilità degli adulti, che non possono consumare in sovrappiù beni e opportunità sottraendoli ai propri figli”, e “anche dei giovani, che sono chiamati a far proprie le storie e le cose per dare ad esse un futuro e divenire di questo protagonisti”. Per il presidente della Repubblica, “la globalizzazione da un lato, e lo sviluppo delle tecnologie dall’altro, mettono in discussione l’autonomia stessa della persona”. “L’idea di libertà, il senso di comunità, l’ambizione di fare storia – osserva – richiedono di essere continuamente riformulati, vissuti nel presente”. “I giovani possono e devono diventare artefici di questa trasformazione epocale”, aggiunge Mattarella. “La consapevole responsabilità verso chi viene dopo di noi è come la solidarietà verso chi è più in difficoltà: senza queste spinte vitali non esiste continuità nella vita di una comunità, e le stesse capacità di sviluppo di una società vengono significativamente indebolite”. Per Mattarella, “politica, istituzioni, soggetti economici, corpi sociali, hanno tutti un peso nel determinare gli esiti dei cambiamenti in atto. Complessità e interdipendenza non sono alibi per un disimpegno”. “L’attenzione verso i giovani – sostiene il presidente – deve tradursi in occasioni concrete e innovazioni, che aprano le porte a una mobilità sociale vera e a una piena cittadinanza, a partire dal diritto al lavoro e alla istruzione, che sta alle radici della libertà delle persone e della società”. “Così – conclude – investendo sul futuro, una collettività ritrova fiducia e raddoppia la propria forza”.

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