Attacchi in Spagna: a Legnano, città di Bruno Gulotta, raccolta fondi per la famiglia. Le parole del prevosto

Bandiere a mezz’asta a Legnano, il comune in provincia di Milano dove viveva Bruno Gulotta, rimasto vittima dell’attacco terroristico a Barcellona. La città si stringe attorno alla famiglia di Gulotta, per la quale i colleghi di Bruno hanno avviato una raccolta di fondi. “Martina e i suoi due figli, piccolissimi, devono affrontare una perdita indescrivibile. Forse non possiamo aiutarli ad affrontare il dolore, ma possiamo e vogliamo aiutarli a rendere un po’ meno pesante questo tremendo fardello. E chiediamo a tutti voi di aiutarci ad aiutarli”, si legge nel sito www.tomshw.it. “Abbiamo creato uno speciale conto su Paypal per raccogliere donazioni. Il denaro servirà a Martina e ai bambini per ripartire e incamminarsi su una strada che, temiamo, non potrà che essere una lunga e faticosa salita. Cercheremo di essere accanto a loro in ogni modo, e crediamo che questo sia uno dei modi migliori e più concreti di farlo”. Il prevosto della città, mons. Angelo Cairati, ha espresso il suo cordoglio: “Tutta la nostra comunità è vicina alla famiglia Gulotta in questo momento di dolore. Il Signore accolga Bruno nella sua pace, e con lui tutte le vittime del terrorismo”.
Tra i molteplici messaggi di vicinanza alla famiglia anche quello della Comunità islamica di Legnano. Ad Askanews, Hamid Arifi dichiara: “Non è un musulmano chi ammazza innocenti. Dal corano io dico che queste persone non sono musulmani perché i musulmani non ammazzano altre persone innocenti, ma al contrario un versetto del Corano dice che chi ha salvato una vita salva l’umanità intera e chi ammazza una vita è come se avesse ammazzato l’umanità intera”.

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