Attacchi in Spagna: frati minori Umbria, “a Barcellona Raimondo Lullo è antidoto al terrorismo”

“In Barcellona Raimondo Lullo è antidoto al terrorismo”. È quanto affermano i frati minori dell’Umbria in un articolo pubblicato sul loro sito a seguito dell’atto terroristico che ieri pomeriggio ha colpito Barcellona. Secondo i frati minori, “non un fatto estemporaneo ma frutto di anni di storia è l’Isis e tutto ciò che consegue, compreso il recente attentato di Barcellona”. “Di conseguenza – proseguono – è necessario, accanto ad un intervento immediato di soccorso e prevenzione, un lavoro culturale più profondo che richiede investimenti soprattutto nell’educazione”. “Proprio la cultura catalana ha in sé gli antidoti a tale ideologia di violenza e di morte, e ciò non solo per difendere se stessa ma anche come indicazione efficace più in generale”. Per i frati minori dell’Umbria, “questo riferimento – come ricordato più volte dallo stesso arcivescovo di Barcellona, il card. Juan José Omella – è il maiorchino Raimondo Lullo, uno dei primi scrittori catalani, che tra Duecento e Trecento scrisse una vera e propria ars, ossia metodo, per passare da uno scontro di ignoranze a un dialogo di identità”. “L’approccio di Lullo al mondo musulmano non ha nulla di aneddotico”, scrivono sintetizzando il contenuto del volume “Raimundus christianus arabicus. Raimondo Lullo e l’incontro fra culture” (Velar, Gorle 2017). “Alla base del suo progetto – proseguono – c’è l’evidenza della necessità ineludibile di accettare elementi culturali dell’interlocutore: di conoscere e di parlare le lingue dei non-cristiani e in particolare l’arabo”. “Per questa ragione, Lullo si accosta innanzitutto al pensiero musulmano; scrive opere originariamente in arabo, sebbene nessuna di queste versioni sia arrivata fino ai nostri giorni; rivendica modelli arabi in alcuni dei suoi scritti”.

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