Assunta: mons. Pompili (Rieti), “imparare da Maria la fiducia nella vita. Ciascuno di noi può fare la differenza”

Il coraggio di mettercela tutta per far trionfare il bene, imparando da Maria e chiedendole aiuto. La capacità di non perdere mai la fiducia in colui che abbatte i potenti e compie cose grandi in quanti lo temono. Questo il senso della riflessione proposta ieri, solennità dell’Assunta, da mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, nelle celebrazioni eucaristiche presiedute al mattino al cimitero di Rieti, la sera al Terminillo. “Credo – ha detto il vescovo – che Maria ci aiuti a scuoterci da due questioni che spesso ci fanno del male”: la prima è dissimulare lo “scontro tra il bene e il male, cioè non prenderlo sul serio, perché ritenendoci incapaci di affrontarlo cerchiamo di metterlo sempre un po’ di lato, mentre invece dobbiamo a occhi aperti guardare a questa realtà, perché la vita è ogni giorno minacciata dal suo contrario, e ogni giorno ciascuno di noi nelle sue scelte decide se alimentare o meno la vita”. L’altro insegnamento della Vergine è “non limitarci a imprecare contro i tempi che ci sono toccati” perché, “come Maria, ciascuno di noi può fare la differenza. Ma non a partire da chissà quali eroismi, ma a partire proprio dalla vita quotidiana, dove essa è ispirata dalla luce della fede”. Di qui la provocazione conclusiva: “Pensando ai nostri figli, la domanda che ci dobbiamo porre non è tanto quella che spesso circola, e cioè che mondo lasceremo ai nostri figli, ma piuttosto un’altra: che figli lasceremo al mondo? E cioè se dotati di questa fiducia elementare nella vita o se già rassegnati e fatalisticamente in attesa del peggio…”.

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