Diritto d’asilo: decreto Minniti, dietrofront del Ministero su notifiche atti tramite operatori centri

Agli operatori dei centri d’accoglienza per migranti – tra cui molti parroci e Caritas diocesane – non verrà più trasferito il ruolo di “pubblici ufficiali” nella notifica degli atti e provvedimenti relativi alle richieste d’asilo, una novità prevista dal decreto Minniti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale. Dopo le proteste delle associazioni coinvolte, è arrivata in questi giorni a tutti gli enti interessati una circolare della Commissione nazionale per diritto d’asilo-ministero dell’Interno riguardante la “notificazione degli atti e dei provvedimenti delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e della Commissione nazionale per il diritto di asilo” da attuarsi a decorrere dal 17 agosto 2017, secondo le disposizioni del decreto legge n. 13/2017, convertito in legge n. 46/2017. “L’esigenza di effettuare ulteriori approfondimenti, anche di carattere tecnico-organizzativo – si legge nella nota -, ha indotto il Sig. Ministro a  disporre la sospensione – sino a nuovo avviso – dell’attuazione delle cennate nuove  procedure “. “Nelle more, gli  atti ed i provvedimenti adottati dalle Commissioni territoriali e da codesta Commissione nazionale – precisa il ministero dell’Interno – continueranno ad essere notificati secondo le previgenti disposizioni”.

 

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